"La denuncia di Kundera non è un falso", rivela Lidové Noviny. Sulla base di un documento della polizia segreta cecoslovacca, lo scrittore è sospettato di aver denunciato un oppositore del regime comunista nel 1950. Il giornale spiega che l'arresto dell'oppositore Miroslav Dvořáček, che in seguito avrebbe passato 19 anni nelle prigioni cecoslovacche, è inserito in un dossier scritto nel 1952 dal viceministro della difesa. In un corso sulla "difesa contro i nemici del paese", questo alto responsabile della repressione presentava il caso come un esempio "dell'eroismo del popolo nella lotta contro chi minaccia lo stato".
Un corso definito una "celebrazione della delazione" dal settimanale Respekt, che ha rivelato il caso l'anno scorso. Questo episodio dimostrerebbe che il documento del servizio di stato che accusa Kundera non è stato falsificato negli anni Cinquanta né durante l'epoca della "normalizzazione" degli anni settanta per screditare lo scrittore. Lidové Noviny sostiene però che la scoperta "non è una prova certa della colpevolezza di Kundera". Su questa polemica Milan Kundera, che vive in Francia dagli anni settanta, continua a rimanere in silenzio.