Il 7 aprile, due giorni dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale di quattro elementi del budget 2013, il primo ministro portoghese Pedro Passos Coelho ha tenuto un discorso televisivo ammettendo che il paese è “in emergenza finanziaria” ma assicurando che il governo non è in pericolo.
La decisione dei giudici ha creato un buco da 1,3 miliardi nei conti dell’amministrazione, e a questo punto l’esecutivo si prepara ad annunciare una nuova serie di tagli alla spesa pubblica. La Commissione europea ha ribadito che il Portogallo deve rispettare le condizioni del programma legato al bailout.
Secondo Diário Económico “Il verdetto ha rovinato l’atteso ritorno del Portogallo sui mercati e i piani ottimistici del governo per l’immediato futuro”.
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