Centinaia di piloti di linea e membri del personale di cabina hanno partecipato il 5 ottobre alle manifestazioni tenutesi negli aeroporti di 22 paesi europei per denunciare i rischi dovuti alla stanchezza del personale viaggiante. "Ogni anno il 20-30% degli incidenti è provocato dalla stanchezza dei piloti" spiega a De Morgen Martin Schalk, presidente dell’ European cockpit association (Eca), alla quale sono iscritti circa 39mila piloti di 38 Paesi europei, che ha organizzato la seconda giornata europea dedicata a questo tema.
L’associazione invita l’Unione Europea a modificare le norme sulle ore di volo che un singolo pilota può effettuare, oggi fissate a 14 ore al massimo per un volo con copilota, ma prolungabili fino a 16 ore. L’Eca ricorda che l’Ue aveva già fatto eseguire alcuni studi l’anno scorso, senza tuttavia prendere alcun provvedimento in materia per le pressioni delle compagnie aeree. Il quotidiano fiammingo dà la parola ai piloti, che ammettono che per colpa della stanchezza “nei voli notturni hanno già avuto qualche colpo di sonno”, “pilotano in modo meno coscienzioso”, “accumulano piccoli errori” o ancora “hanno qualche problema di concentrazione”.