Dopo il referendum sulla Brexit

Quanto sono informati sull’Ue gli europei?

Fra tutti gli europei i britannici sono i meno informati sulle vicende relative all’Unione europea. E questo ha probabilmente avuto un’influenza sul risultato del referendum del 23 giugno.

Pubblicato il 29 Giugno 2016 alle 09:09

All’indomani del referendum del 23 giugno sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea è apparso che c’era fra gli elettori un’ampia carenza di informazioni – se non addirittura nessuna informazione affatto – su alcuni punti essenziali riguardo all’Ue.

Alcuni leader del “Leave” ne hanno approfittato e fatto campagna usando argomenti falsi o inventati, sostenuti da un ampio spettro di giornali che “hanno fornito ai loro lettori una serie infinita di storie parziali, ingannevoli e addirittura fallaci su Bruxelles”, come ha scritto di recente il New York Times. Secondo il quotidiano americano,

il ritratto dell’Unione europea che viene fuori dai giornali britannici nei giorni che hanno preceduto il referendum del 23 giugno è stato globalmente negativo: Il Financial Times e il Guardian hanno sostenuto la campagna per il Remain, la permanenza nell’Ue, ma hanno una diffusione relativamente modesta e si rivolgono essenzialmente a chi è già convinto. Il Times è stato equilibrato, anche se alla fine ha dichiarato il 18 giugno che era per rimanere nell’Ue. Ma il più diffuso quotidiano “serio”, (The Daily Telegraph), il più importante giornale di media qualità, (The Daily Mail) e il più diffuso tabloid, (The Sun*), si sono schierati spudoratamente per la Brexit.

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E gli esperti? Anche se, spiega BuzzFeed, i sostenitori del “Remain” si sono fidati di loro molto più di quelli della Brexit, gli esperti – si trattasse di economisti o di scienziati sono stati praticamente inascoltati e addirittura denigrati dai sostenitori del “Leave”, che hanno fatto leva sulla rabbia e le paure degli elettori.

Se a questo si aggiunge che il governo britannico non ha praticamente fatto nessuna campagna di informazione sull’Unione europea prima del referendum, il risultato non è sorprendente. Così come non dovrebbe sorprendere il fatto che, poche ore dopo aver votato per la Brexit, moltissimi britannici “hanno freneticamente googlato ‘che cosa è l’Ue’”. Ed è ancora meno sorprendente se si guardano i dati su quanto i britannici sono informati sull’Ue: sono in coda alla classifica fra i paesi dell’Unione, come mostra un recente sondaggio Eurobarometro dal quale abbiamo ricavato i dati per questi grafici. Le persone interrogate dovevano dire se le affermazioni seguenti sono vere o false: "Ci sono attualmente 28 paesi membri nell'Ue"; "I membri del Parlamento europeo sono eletti direttamente dai cittadini di ciascuno stato membro" e "La Svizzera fa parte dell'Ue". Il grafico dà la media delle risposte esatte per ciascun paese.

Update Il 3 luglio: I dati della Polonia sono stati corretti.

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