Reportage Guerra ed ebraismo
Uman, 17 settembre 2023. Un giovane ebreo ortodosso vicino alla tomba di Rabbi Nahman di Breslev. | Foto: Aaron Chamski Uman, 17 September 2023. A young Hasidic boy by Rabbi Nahman of Breslev’s grave. | Photo: Aaron Chamski

In Ucraina, un pellegrinaggio ebraico tra le bombe

A metà settembre 35mila pellegrini ebrei si sono riuniti a Uman, tra Kiev e Odessa, in occasione del Capodanno ebraico, per omaggiare un rabbino del Diciottesimo secolo. Un evento dalla forte risonanza simbolica, sullo sfondo della guerra con la Russia.

Pubblicato il 27 Settembre 2023 alle 12:57
Uman, 17 September 2023. A young Hasidic boy by Rabbi Nahman of Breslev’s grave. | Photo: Aaron Chamski Uman, 17 settembre 2023. Un giovane ebreo ortodosso vicino alla tomba di Rabbi Nahman di Breslev. | Foto: Aaron Chamski
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Il sole tramonta su Uman. Questa città, nell'Oblast' di Cherkasy, è a circa due ore di autobus da Kiev. In via Pushkin, l'epicentro dell'ebraismo della città, centinaia di ebrei cominciano a cantare insieme. Alcuni ballano, altri si battono il petto. Le loro braccia alzate sembrano voler toccare il cielo.

Quello in corsoin questa metà settembre è il secondo pellegrinaggio a Uman dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il 24 febbraio 2022.

Uman, 16 September 2023. | Photo: Aaron Chamski 
Uman, 16 settembre 2023. | Foto: Aaron Chamski

Ogni per Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, questa piccola città di circa 90mila abitanti ospita il più grande pellegrinaggio ebraico al di fuori di Israele. Secondo il ministero dell'interno ucraino, più di 35mila pellegrini – la maggior parte dei quali ebrei ortodossi – sono presenti in città. 

Decine di migliaia di fedeli provenienti da Israele, Francia, Stati Uniti e altri paesi hanno intrapreso il viaggio per rendere omaggio alla tomba di Rabbi Nahman di Breslov. Questo santo hassidico del XVIII secolo è celebrato per i suoi insegnamenti sulla gioia, la danza e il canto, che riteneva centrali per la fede ebraica. Dalla sua morte la sua tomba è diventata un luogo di pellegrinaggio per i suoi seguaci, noti come hasidim di Breslov, e per tutti gli ebrei che cercano di avvicinarsi a Dio.

Uman, Ucraina

L'Europa orientale in generale, e la Polonia e l'Ucraina in particolare, sono presenti nell'immaginario collettivo di molti ebrei come il luogo in cui sono stati sterminati. Molti ebrei originari dell'Europa orientale hanno conservato una certa avversione nei confronti di questa terra, che considerano un cimitero a cielo aperto, a causa dei pogrom compiuti durante l'hetmanato cosacco (1648-1764) e dell'Olocausto.

Oggi la comunità ebraica ucraina conta appena 45mila persone, mentre nel 1941 nel paese vivevano oltre 2,7 milioni di ebrei.

Nonostante gli sforzi della Russia di dipingere la sua guerra di aggressione come un'operazione di denazificazione, l'Ucraina è attualmente (secondo il Pew Research Center) il paese meno antisemita d'Europa. Oltre a Israele, è anche l'unica nazione al mondo il cui capo di stato, Volodymyr Zelensky, è ebreo. Oggi l'Ucraina sta facendo uno sforzo per ricollegarsi al suo passato ebraico, anche se questo può essere in conflitto con altre parti della sua storia, e sta incentivando il restauro del patrimonio ebraico.


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Nonostante gli sforzi della Russia di dipingere la sua guerra di aggressione come un'operazione di denazificazione, l'Ucraina è attualmente (secondo il Pew Research Center) il paese meno antisemita d'Europa. Oltre a Israele, è anche l'unica nazione al mondo il cui capo di stato, Volodymyr Zelensky, è ebreo. Oggi l'Ucraina sta facendo uno sforzo per ricollegarsi al suo passato ebraico, anche se questo può essere in conflitto con altre parti della sua storia, e sta incentivando il restauro del patrimonio ebraico.

Uman, 17 September 2023. Jewish pilgrims by Lake Sofia. | Photo: Iryna Matviyishyn  
Uman, 17 settembre 2023. Pellegrini ebrei presso il lago Sofia. | Foto: Iryna Matviyishyn

Un luogo per tutti gli ebrei

"Qui a Uman ci sono tutti i generi di ebrei", spiega Levi Breslever, un ebreo ortodosso di Gerusalemme e discepolo di Rabbi Nahman. "Ci sono ebrei laici, ebrei sefarditi [di origine nordafricana], ebrei ashkenaziti [di origine europea orientale], ebrei hassidici [ortodossi], discepoli dei Breslev Hasidim, tradizionalisti – ma a Uman siamo tutti uniti".

Levi, 50 anni, racconta che il rabbino Nahman di Breslov scelse di essere sepolto a Uman per accompagnare le anime di migliaia di ebrei massacrati dalle orde cosacche durante un pogrom nel XVIII secolo. Durante la sua vita, Rabbi Nahman promise che chiunque si fosse recato alla sua tomba, avesse fatto la tzedakah, l'elemosina, e avesse recitato dieci salmi sarebbe stato salvato dalle fiamme dell'inferno.

"È a causa del loro sangue che il nostro rabbino [Nahman] ha deciso di essere sepolto qui. Per via del loro martirio, Uman è il luogo più infimo della terra, ma il nostro maestro ci insegna che con le nostre preghiere e le nostre danze possiamo ribaltare il destino e rendere questo posto uno di quelli in cui anche gli angeli invidiano il nostro amore per Dio. Così, ogni anno, veniamo qui a intercedere".

Uman, 17 September 2023. A Ukrainian soldier praying. | Photo: Iryna Matviyishyn
Uman, 17 settembre 2023. Un soldato ucraino in preghiera. | Foto: Iryna Matviyishyn

Levi è venuto con tre dei suoi figli e un gruppo di amici. "Temiamo il giudizio di Dio più dell'esercito russo", dice Nahman, uno dei suoi figli. "I nostri saggi ci insegnano che se andiamo in pellegrinaggio alla tomba del nostro rabbino tutti i nostri peccati saranno perdonati per l'anno successivo e i nostri nomi saranno scritti nel Libro della Vita".

Tradizionalmente il viaggio veniva effettuato in aereo fino a Kiev, dove centinaia di navette portavano i pellegrini a Uman. A causa della guerra il percorso è stato modificato. "Passiamo per la Moldova o per Przemysl, in Polonia. Ci vuole più tempo, ma speriamo che l'Ucraina vinca presto la guerra e che si possa tornare in aereo".

Uman, 17 September 2023. A rabbi encouraging pilgrims in songs and praises | Photo: Aaron Chamski 
Uman, 17 settembre 2023. Un rabbino incoraggia i pellegrini con canti e lodi. | Foto: Aaron Chamski

Un soldato ebreo torna dal fronte per pregare

Sebbene la maggior parte dei pellegrini provenga dall'estero – soprattutto da Israele – Uman è una meta anche per gli ebrei ucraini. Dopo l'invasione a tutto campo da parte della Russia molti prestano servizio nell'esercito ucraino.

Daniil, il cui nome di battaglia è "Rebbe" ("rabbino" in yiddish), è uno di loro. È arrivato il giorno prima da Klishivka, nell'Oblast' di Donetsk, dove le forze ucraine hanno fatto breccia il 18 settembre. "Il mio comandante mi ha dato il permesso di venire per Rosh Hashanah, ma devo partire domani", dice. A 43 anni Danii appare affaticato e la sua uniforme tradisce i mesi trascorsi come paramedico in prima linea.

Indossa la bandiera dei nazionalisti ucraini, rossa e nera – ora un emblema di guerra non ufficiale – sulla quale ha cucito una Stella di Davide, come fanno molti soldati ebrei ucraini. Indossa anche una piccola kippah mimetica e lunghe tzitzit (frange rituali) che gli scendono fino alle ginocchia. In via Pushkin, che conduce alla tomba del rabbino Nahman, Daniil diventa subito il centro dell'attenzione dei pellegrini. Alcuni vengono a stringergli la mano, ad abbracciarlo e a gridare "Slava Ukraini!" ("Gloria all’Ucraina!") prima di andare a pregare.

Uman, 16 September 2023. Daniil welcomed by pilgrims. | Photo: Aaron Chamski
Uman, 16 settembre 2023. Daniil accolto dai pellegrini. | Foto: Aaron Chamski

Altri hanno un tono diverso. Un giovane israeliano grida in ebraico: "Perché stai combattendo con i nazisti? Sei un nazista ebreo, ecco cosa sei!". “Rebbe" non ha il tempo di rispondere prima che un altro ebreo ortodosso venga ad abbracciarlo. "Grazie per quello che stai facendo, Slava Ukraini! Prego che quest'anno il Signore nostro Dio liberi il popolo ucraino dal giogo di Putin, ma soprattutto che il Signore ti protegga da ogni male, tu, la tua famiglia e i tuoi compagni".

Un giovane colono israeliano, accompagnato da un gruppo di amici, gli prende la mano e gli chiede: "Sei ebreo, porti la kippah, porti lo tzitzit. Perché combatti nell'esercito ucraino? Perché non vai in Israele? Quello è il tuo paese, non l'Ucraina".

“Rebbe" risponde che sta combattendo per la libertà, per la sua famiglia, perché è ucraino, e per Dina, sua figlia di 9 anni. Riesce a liberarsi dalla folla che lo circonda e viene trascinato in un ballo prima di andare a pregare sulla tomba del rabbino Nahman. "Sono nato in una famiglia atea", dice. "Ma sono tornato alla Torah e vengo a Uman da anni. Ogni anno vedo dei miracoli sulla tomba del rabbino. Sento la sua presenza e questo mi sostiene nell'anno che verrà. Ma quest'anno non so nemmeno più in cosa sperare. Sono troppo stanco".

👉 Il servizio fotografico completo di Aaron Chamski sul pellegrinaggio di Uman 2023

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