L'antica città etrusca è diventata meta di pellegrinaggio per le fan di "Twilight"

Volterra infestata dai vampiri

Un tempo la cittadina toscana attraeva i turisti per il suo passato etrusco e medioevale. Oggi sono i fan di Twilight ad assediare il suo centro storico, dove è ambientato un capitolo della saga.

Pubblicato il 27 Aprile 2010 alle 14:15
L'antica città etrusca è diventata meta di pellegrinaggio per le fan di "Twilight"

Il sindaco Buselli sale in cima al campanile e guarda dall'alto la sua città. Vede le colline avvolte nella nebbia, le mura d'epoca etrusca e il disegno labirintico dei vicoli. A volte Marco Buselli vorrebbe tornare al medioevo, quando nessuno straniero metteva piede a Volterra, arroccata sulle colline. Sale spesso sulla torre del Palazzo dei Priori, dove trova la calma e lo sguardo d'insieme di cui ha bisogno per riflettere: Volterra deve trovare il suo posto nel mondo di oggi, ma allo stesso tempo rimanere fedele a se stessa.

Buselli ha paura della commercializzazione, un problema di tante città italiane. Non vuole un outlet turistico come Venezia o la faccia patinata di San Gimignano. Vuole che Volterra rimanga autentica, una città senza trucco. I timori di Buselli sono legittimi: da un anno la città è affollata dai fanatici dei vampiri di tutto il mondo. La scrittrice statunitense Stephenie Meyer è la responsabile dell'invasione: un capitolo della sua saga Twilight – che ha già venduto 100 milioni di copie – si chiama proprio Volterra.

Nella piazza sottostante la guida turistica Dika Boelen è circondata da ragazzine. Boelen, olandese, vive a Volterra da 25 anni. Prima mostrava le bellezze della città a gruppi di professori tedeschi di sinistra, che leggevano Pasolini, alloggiavano negli agriturismi e si esaltavano per i vini biologici. Adesso deve rispondere alle domande sulla carnagione pallida dei vampiri. I suoi nuovi clienti sono teenager di quindici anni, per lo più di sesso femminile, americane o europee, spesso accompagnate dai genitori. Arrivano in autobus da Firenze o da Siena, incidono sui muri “Edward forever” e sorridono estasiate. Il vampiro Edward fa battere i cuori in Indonesia, Russia, Norvegia e Thailandia, producendo ovunque gli stessi sogni adolescenziali.

Un antidoto alla crisi

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Stephenie Meyer nemmeno conosceva Volterra, dice Boelen. In “New Moon” descrive la terra d'origine dei Volturi, una malvagia famiglia di vampiri. Poi ha scoperto su internet dell'esistenza di Volterra e si è appropriata del nome, perché suonava simile. Avrebbe potuto scegliere anche Viterbo o Vicenza, commenta Boelen. Nel libro Edward è convinto che la sua amata Bella sia morta, e decide di uscire a mezzogiorno, in piena luce del sole, per farsi uccidere dai Volturi. Bella naturalmente lo salva, altrimenti non ci sarebbe nessun seguito, i due sfuggono ai Volturi e tornano nella loro piovosa Kaff, sulla costa nord-orientale degli Stati Uniti – anche questo un luogo reale meta di pellegrinaggi vampireschi globali.

Per Buselli l'incontro con questo nuovo mondo ha rovinato Volterra. Alcuni si sono subito lamentati, terrorizzati dall'ipotesi di una nuova Disneyland con pizzerie e campeggi. “Abbiamo litigato per mesi”, racconta Buselli. Poi Montepulciano ha fatto la corte allo staff del film, che alla fine è stato girato lì. Buselli e un comitato fondato d'urgenza hanno escogitato un modo per accogliere il nuovo flusso turistico senza devastare la loro città. Le guide hanno individuato le porte attraverso le quali Bella potrebbe essere passata, il vicolo in cui salva Edward, e adesso offrono un “New Moon Tour”, con gran finale nelle prigioni sotterranee. Boelen spiega: “I nostri clienti vogliono i vampiri, e noi gli offriamo Volterra. Gli mostriamo le tombe etrusche, i palazzi rinascimentali, e forse gli rimane qualcosa”. Da mesi i tour sono già tutti prenotati, nel 2009 ci sono stati 50mila pernottamenti in più rispetto al previsto. “Grazie a Twilight almeno abbiamo evitato la crisi”, afferma Buselli.

Più interessante della Bibbia

Dopo il tramonto Boelen porta i suoi gruppi nelle “prigioni sotterranee”, che corrispondono in realtà all'irish pub “Quo Vadis”. Camerieri incappucciati servono vino rosso, “cocktail al sangue” in gergo, studentesse australiane ridacchiano, una madre tedesca si guarda intorno con la puzza sotto il naso, le figlie sono raggianti. Due amiche diciassettenni di Trieste raccontano di aver letto il libro almeno una dozzina di volte, e di trovarlo più interessante della Bibbia. Non vi concedete al primo che capita, suona il messaggio di Meyer alle adolescenti di tutto il mondo, ma aspettate quello giusto. “Se avessimo letto il libro prima”, dichiarano le due italiane con sguardo serio, “non avremmo commesso alcuni errori con i ragazzi”.

Per Dika Boelen le fan di Twilight sono “brave ragazze”, e i romanzi l'ennesimo plagio di Romeo e Giulietta scritto da una mormona contraria al sesso prima del matrimonio. “Ogni generazione lotta contro gli ideali dei suoi genitori. È così che deve essere”, dice. Alla fine del giro porta le ragazze in una piazza vicino alla porta della città per far sentire loro la sua atmosfera. “I vampiri non hanno anima”, dice Boelen, “Volterra sì”. (nv)

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento