Süddeutsche Zeitung, 10 settembre 2009.

Lo scaricabarile dei rifugiati

Pubblicato il 10 Settembre 2009
Süddeutsche Zeitung, 10 settembre 2009.

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"Sotto l'etichetta Ue non c'è ancora lo stato di diritto". La Süddeutsche Zeitung interpreta così la decisione della Corte costituzionale tedesca che ha fermato, il 9 settembre, il trasferimento di un richiedente asilo iracheno in Grecia. In virtù del regolamento Dublin II , la responsabilità delle domande d'asilo spetta al paese in cui il richiedente entra nell'Unione europea. Ma la Grecia, come altri paesi frontalieri dell'Unione, è sommersa dai rifugiati. "Il trattamento scandaloso che Atene infligge loro è ampiamente documentato", sostiene il quotidiano di Monaco. "La Corte ha ragione a fermare le espulsioni indiscriminate" verso paesi terzi. Se la decisione creerà un precedente, "la Germania dovrà gestire un numero crescente di domande d'asilo", così come i paesi scandinavi. "Grazie a questo inatteso aiuto, i paesi del sud potrebbero ottenere soddisfazione su un'antica rivendicazione: più solidarietà all'interno dell'Europa". La SZ accusa però Atene di ricatto: "Con la sua negligenza nei confronti dei rifugiati, la Grecia potrebbe imporre la sua volontà. È disdicevole, ma non possiamo punire i rifugiati al posto suo".

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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