Qualche anno fa The Economist aveva spiegato perché riteneva Silvio Berlusconi “Luxembourg Leaks” o“LuxLeaks” sull'evasione fiscale nel Granducato di cui è stato per quasi vent'anni primo ministro, “In un’Europa normale Jean-Claude Juncker si dovrebbe dimettere".
Per il settimanale italiano infatti l'ex premier lussemburghese,
ll notaio del rigore è inadatto a guidare la Commissione europea. È la conseguenza del disvelamento dell’affare Lussemburgo di cui Juncker è l’artefice magico: LuxLeaks. […] Se davvero avesse a cuore la credibilità e la tenuta delle traballanti istituzioni europee dovrebbe essere indotto a fare un passo indietro. […] Se il controllore dei parametri che a fatica tengono unita una comunità di 500 milioni di abitanti si è rivelato un abile manipolatore dell’interesse di una singola nazione, tutto rischia di saltare. Addio Maastricht; e forse non sarebbe un grande guaio. Ma innanzitutto addio a quell’idea di Europa solidale e giusta all’interno della quale il cittadino del Peloponneso e il cittadino delle Fiandre si sentano titolari di uguali doveri e uguali diritti.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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