"Otto d'Asburgo è stato l'ultimo ad avere un'idea reale della metamorfosi democratica dell'impero austriaco in seno all'Europa". Così Die Presse piange la morte del primogenito dell'ultimo imperatore d'Austria e re d'Ungheria, scomparso all'età di 98 anni. Secondo il quotidiano viennese i funerali dell'ex europarlamentare "resusciteranno la nostalgia degli austriaci", perché "Otto era l'ultimo collegamento intellettuale e storico con l'Impero austro-ungarico. "La biografia di quest'uomo rappresenta la storia dell'Austria", dato che Otto ha vissuto la svolta del paese verso la Germania e soprattutto il "ritorno all'origine" sotto Hitler. "Una nazione che aveva così poca fiducia in se stessa da credere di essere stata solo una vittima [di Hitler], aveva paura di un uomo [Otto d'Asburgo] che per decenni è rimasto fedele alle proprie convinzioni". Secondo Die Presse "il cannibalismo anti-Asburgo" faceva parte della "nevrosi storica" degli austriaci, che è stata attenuata solo grazie "alle sedute terapeutiche dell'Unione europea".
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