Buon anno comunque

Pubblicato il 4 Gennaio 2010 alle 11:13

All’inizio dell’anno nuovo i francesi hanno l’abitudine di augurarsi “Buon anno, buona salute”. Nel 2010 l’Unione europea avrà bisogno di un buon dottore per passare un buon anno, perché i sintomi di febbre e affaticamento sono numerosi.

- “Non possiamo sperare che la recessione venga superata rapidamente”, ha avvertito la cancelliera tedesca Angela Merkel. Sentiremo ancora parlare di disoccupazione, riduzione del tenore di vita e mancanza di fiducia nel futuro. La Grecia cercherà di scongiurare il rischio di bancarotta, mentre Spagna, Irlanda e Lettonia tenteranno di sfuggire alla spirale della crisi. Se la situazione dovesse aggravarsi sarebbe in gioco il futuro stesso della moneta unica.

- L’impiego in Afghanistan dei soldati olandesi, francesi e soprattutto tedeschi e britannici sta diventando un argomento sensibile per l’opinione pubblica e comincia a minare la stabilità dei governi.

- Le elezioni in Gran Bretagna potrebbero portare alla guida del paese il partito conservatore di David Cameron, nel quale gli oppositori dell’Unione europea sembrano avere sempre più influenza. Anche in Repubblica Ceca e in Polonia il voto sarà determinante per i rapporti di forza tra filoeuropei ed euroscettici, e per gli equilibri politici all’interno dell’Ue.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

- Le elezioni in Ungheria e Slovacchia rischiano di aggravare le tensioni tra i due paesi. Gli estremisti di destra del partito Jobbik, in piena ascesa a Budapest, e il Partito nazionale slovacco, che mira a mantenere il suo posto nel governo, giocheranno la carta del nazionalismo soprattutto sulla questione della minoranza ungherese in Slovacchia.

- L’immigrazione e la questione del posto dell’Islam in Europa continueranno ad alimentare tensioni sociali e politiche attraverso il dibattito sull’identità nazionale in Francia, ma anche nella campagna per le elezioni politiche nei Paesi Bassi, dove il Partito della Libertà del populista Geert Wilders spera di acquistare peso, e nelle regionali in Italia, dove la Lega Nord cercherà di rafforzare i suoi bastioni.

- Paradossalmente, le buone notizie potrebbero venire dalle sconfitte del 2009. La faticosa entrata in vigore del trattato di Lisbona, il 1 dicembre scorso, doveva essere l’occasione per dare un funzionamento stabile all’Unione. I primi passi del neoeletto presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, che mette al primo posto la semplificazione dei lavori dell’Ue, sono stati incoraggianti.

- Dopo la sconfitta al vertice di Copenaghen, dove non è riuscita a farsi intendere da Cina e Stati Uniti, l’Europa dovrà serrare i ranghi per proporre e mettere in atto un modello economico e tecnologico che risponda alla doppia sfida del riscaldamento globale e della crisi. Dato che è ormai chiaro che se non sono uniti non contano niente, se vogliono passare l’anno - e il decennio - in buona salute i Ventisette non possono più fare altrimenti.

In ogni caso, auguriamo ai nostri lettori, giornalisti e traduttori un felice 2010. E.M.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!