La Slovacchia verserà 80 milioni sui 10 miliardi di euro del bailout per Cipro concordato dall’Eurogruppo il 16 marzo, ma chiederà che “il memorandum dell’accordo contenga una clausola che garantisca un maggiore scambio di informazioni tra Cipro e le autorità fiscali europee”, scrive Pravda.
La questione dei piani di salvataggio Ue è particolarmente delicata in Slovacchia, dove nel 2011 il governo è caduto a causa di un piano d’aiuti per la Grecia. Il quotidiano slovacco sottolinea che un numero sempre maggiore di imprese locali (872 a marzo) utilizza Cipro come paradiso fiscale per riciclare i fondi.
Un’altra condizione del piano di salvataggio prevede l’aumento della tassa sulle imprese dal 10 al 12,5 per cento. Secondo gli analisti finanziari citati dal quotidiano, dopo questo aumento le destinazioni più ambite per depositare denaro all’estero saranno i Paesi Bassi e Malta.
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