Il 12 settembre il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per modificare il regolamento Ue 539/2001 sui visti. La decisone è stata presa in reazione al mantenimento dell’obbligo di visto da parte di alcuni paesi terzi – in particolare Stati Uniti e Canada – per i cittadini di diversi paesi dell’Unione come Bulgaria, Cipro, Polonia, Repubblica Ceca e Romania, mentre i loro cittadini beneficiano dell’esenzione dai visti per tutti i paesi Ue, riporta Jurnalul Naţional. Il quotidiano romeno sottolinea che
L’Ue potrà reintrodurre i visti per i cittadini americani e canadesi nel caso in cui Washington e Ottawa non rinunciassero a imporre i visti per i cittadini Ue. La modifica sarà effettiva 24 mesi dopo la pubblicazione nel gazzettino ufficiale dell’Ue.
Una prima valutazione del nuovo meccanismo sarà effettuata quattro anni dopo la sua entrata in vigore, precisa Jurnalul Naţional.
La modifica comprende anche la possibilità di sospendere per sei mesi, “come ultima risorsa”, l’esenzione dai visti per i cittadini di paesi terzi in caso di richiesta massiccia e ingiustificata, sottolinea la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Gli stati Ue devono ancora approvare le modifiche, e secondo il quotidiano tedesco
è soprattutto il governo tedesco a essersi impegnato per modificare le regole dei visti in modo da reagire all’abuso di domande provenienti dai paesi dei Balcani occidentali (Serbia, Macedonia, Bosnia), […] i cui cittadini hanno approfittato del libero ingresso in Germania per presentare una domanda.