Rassegna Verso sudest

Gli alti e bassi dell’economia dell’Europa sudorientale

Panoramica dei problemi e degli impasse economici europei, tra le finanze bulgare che stanno lentamente migliorando e la Grecia che attraversa una fase di stagnazione.

Pubblicato il 4 Maggio 2024 alle 15:27

Le economie dei paesi dell’Europa sudorientale si muovono al di là della loro zona di comfort. Questi paesi devono sopportare le conseguenze dell’interruzione dei legami con la Russia e le ripercussioni di una guerra che si affaccia ai loro confini, devono portare avanti la transizione ecologica e cercare di soddisfare le richieste dei lavoratori, degli  agricoltori e del personale medico. Alcuni paesi reggono bene il colpo, altri faticano.

Bulgaria: boom dell’energia solare e potenza dell’export

L’economia della Bulgaria mostra segnali positivi. Innanzitutto, l’energia pulita, in particolare quella prodotta da impianti fotovoltaici, ha toccato un picco senza precedenti. Evgeny Ahmadzai, del settimanale Capital analizza i dati forniti dall’operatore statale dell’elettricità, dai quali si evince che a mezzogiorno del 10 aprile 2024 le fonti di energia rinnovabile del paese coprivano l’80 per cento del consumo totale di energia. Una settimana prima dell’uscita di questa notizia, Ahmadzai annunciava un primato dell’industria bulgara dell’energia: la quota di energia da fonti rinnovabili era pari a quella prodotta dal carbone (22 per cento). 

Oltre a essere un “forte esportatore” di elettricità nei paesi confinanti, la Bulgaria ha visto un fortissimo incremento delle esportazioni a livello generale. Vera Denizova, sempre su Capital, scrive che le esportazioni bulgare sono raddoppiate negli ultimi dieci anni (2013-2023) e cresciute di almeno sette volte negli ultimi venti. Ricordiamo che il 40 per cento dei beni esportati dalla Bulgaria sono materie prime. 

Il sole e gli agricoltori 

Mentre la Bulgaria si gode l’energia prodotta dai suoi pannelli solari, la Grecia vuole strafare con l’introduzione del fotovoltaico. Georgia Anagnou, in un articolo sulla piattaforma di giornalismo investigativo Solomon, parla del mancato rispetto della legge che impone allo stato di dichiarare la porzione di terreni ad alta produttività occupati da impianti fotovoltaici. Gli agricoltori greci temono che il tetto massimo sia già stato raggiunto e che dovranno “chiedere scusa ai propri figli”.

Intanto, la produzione agricola moldava è calata. Ma l’altro lato della medaglia, come sottolinea il quotidiano investigativo Ziarul de Gardă, è che l’uva moldava, dopo una straordinaria crescita delle esportazioni negli ultimi anni, è stato il frutto più venduto all’estero. 

Il sogno di mangiare al ristorante

Malgrado le sue esportazioni siano raddoppiate, la Bulgaria ha ancora il potere d’acquisto più basso dell’Ue, più basso di quello greco. Aphrodite Giantzis, del quotidiano Efimerida ton Syntakton, dedica un articolo ai dati Eurostat che rivelano come la Grecia è il 33 per cento indietro rispetto alla media europea. Se il trend negativo continua, la Grecia potrebbe presto prendere il posto della Bulgaria. “Infatti, mentre la Bulgaria sta costantemente riducendo la distanza che la separa dal resto dell’Ue, dopo aver raggiunto il 64 per cento della media europea, dal 46 per cento di un decennio fa, la Grecia, al contrario, sta scivolando sempre più in basso”, osserva Giantzis. Dopotutto, dati recenti che la giornalista ha estrapolato dall’Istituto della Confederazione europea dei sindacati (Etui) dimostrano che i salari reali in Grecia sono scesi circa del 9,4 per cento nell’arco di due anni (2022-2023), più del doppio della media europea.

La Grecia può consolarsi col fatto di non essere l’unico paese dell’Europa sudorientale a lottare con il crollo del potere d’acquisto. Per esempio, come riportato dal quotidiano Cumhuriyet, molti cittadini turchi hanno deciso di boicottare caffè e ristoranti il 20 e il 21 aprile. “A causa dell’elevata inflazione e delle difficoltà finanziarie, mangiare fuori è diventato un sogno”, ha scritto il giornale turco.

Nella stessa area geografica, uno dei paesi la cui economia ha prosperato di più negli ultimi anni è Cipro. Il giornalista economico-finanziario Kyriacos Nicolaou del quotidiano Cyprus Mail ha spiegato perché Capital Intelligence Ratings ha deciso di modificare l’outlook del rating a lungo termine in valuta estera (LT FCR) da stabile a positivo. “Il governo continua a gestire il profilo di maturità del debito per ridurre i rischi di rifinanziamento, mantenendo una crescente riserva di liquidità per far fronte a shock a breve termine e vulnerabilità esterne”, ha detto l’agenzia, secondo quanto riportato dal Cyprus Mail.


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