Eio, soluzione o problema?

Pubblicato il 29 Luglio 2010 alle 13:40

A lungo considerata un “refusenik della cooperazione europea in tema di giustizia e affari interni”, la Gran Bretagna ha deciso di avviare negoziati sull’European Investigation Order (Eio), riferisce EUobserver. La ministra degli interni britannica Teresa May ha elogiato la controversa proposta di direttiva, che concederebbe alle forze di polizia straniere il diritto di richiedere che la polizia britannica persegua presunti sospetti in Gran Bretagna, uno strumento di inestimabile importanza nella lotta al crimine organizzato internazionale.

Gli attivisti per i diritti civili però sono tutt’altro che soddisfatti. Secondo loro la direttiva abrogherebbe le intese preesistenti sulla territorialità e la cosiddetta “duplice criminalità”, ovvero “il requisito per cui l'atto oggetto di indagine debba costituire un reato passibile di pena in entrambi gli stati”. UEobs spiega che “ciò significa che una persona responsabile di un’azione lecita nello stato membro dove è stata commessa, ma non in un altro stato membro, sia soggetta a perquisizioni, indagini fiscali e altre forme di sorveglianza più o meno segrete”.

Secondo Fair Trials International, “la proposta è asimmetrica. Chi è sospettato di aver commesso un reato non gode del diritto di ottenere informazioni dalle polizie straniere per dimostrare la propria innocenza”. L’istituzione specializzata nella tutela dei diritti umani prevede uno scenario grande quanto l’Europa intera, nel quale le informazioni sui cittadini sono accessibili pressoché ovunque mentre le polizie nazionali sono “impotenti, e non possono rifiutarsi di rispondere a tali richieste”, per esempio registrazioni e intercettazioni, indagini bancarie e sul Dna.

Entro due mesi la Commissione europea dovrà rendere nota la propria opinione in merito alla nuova direttiva. EUobserver coglie l’occasione per offrire un esempio provocatorio di come si potrebbe far uso di questa eventuale legge. Mentre in Germania e in altri 12 paesi negare l’Olocausto è illegale, in Gran Bretagna, Svezia e Spagna non lo è. “Di conseguenza, in teoria, la Germania potrebbe ricorrere all’Eio contro chiunque neghi l’Olocausto in uno di questi paesi”.

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