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Nove mesi di maratona elettorale in Slovacchia, tra scetticismo e astensione 

La Slovacchia è di fronte ad una maratona elettorale che vede gli elettori chiamati alle urne ben 4 volte nel giro di 8 mesi, e questo nel paese che ha l’affluenza elettorale più bassa di tutta l’Unione alle europee.

Pubblicato il 5 Maggio 2024 alle 20:39
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La Slovacchia è nel bel mezzo di nove mesi di corse elettorali. I cittadini slovacchi sono chiamati alle urne ben quattro volte, tra settembre 2023 e giugno 2024: hanno già eletto il nuovo parlamento slovacco, il populista Robert Fico ha visto una grande rimonta ed è diventato primo ministro per la quarta volta.

A marzo e aprile la Slovacchia ha eletto anche il nuovo presidente della Repubblica, che sostituirà Zuzana Čaputová, prima donna nella storia della Slovacchia: dopo un'accesa battaglia e un'alta affluenza alle urne, l'ex premier e alleato di Fico, Peter Pellegrini, è stato eletto. 

A giugno, invece, gli elettori slovacchi eleggeranno 15 membri per il parlamento europeo.

Con queste premesse, non dovrebbe sorprendere che a un mese dalle elezioni europee non ci sia nessuna campagna elettorale: si vedono alcuni cartelloni nelle strade e si prevede che l'affluenza alle urne a giugno, dopo un anno estenuante, non sarà molto alta.

E non sarebbe una novità. La Slovacchia è membro dell'Unione europea da 20 anni. Da allora abbiamo votato durante quattro elezioni nelle quali la Slovacchia ha registrato la più bassa affluenza alle urne tra tutti i paesi dell'Ue, anche dopo l'ingresso nel blocco di nuovi stati balcanici come la Croazia o la Bulgaria.


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