Importato dagli Stati Uniti, dove è stato introdotto come gesto di protesta contro le discriminazioni e il razzismo di cui sono vittime gli afroamericani, il gesto di posare un ginocchio a terra prima del calcio di inizio ha fatto il suo debutto a livello europeo durante l’Euro 2020 di calcio.
Anche qui il “Taking the knee” ha assunto una valenza politica, con alcune squadre, come Belgio, Galles, Inghilterra, Portogallo, Scozia e Svizzera, che lo hanno adottato come segno di protesta contro il razzismo e la xenofobia, altre che lo hanno deliberatamente escluso, come Croazia, Francia, Polonia e Ungheria. Alcune di queste ultime hanno peraltro scelto di puntare con il dito la scritta “respect” sulla spalla sinistra delle magliette di tutte le squadre. Altre ancora non hanno preso posizione o lasciato i giocatori liberi di scegliere, come l’Italia o la Germania.
Allo stadio — dove il gesto in diverse occasioni ha raccolto anche dei fischi da parte di alcune tifoserie — così come in politica, l’Europa non sembra unanime rispetto a questa scelta.
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