L’Unione europea ha adottato negli ultimi anni una serie di misure per facilitare il trasporto persone e merci su scala continentale, supportando nuove linee internazionali e diminuendo i costi dei treni internazionali. Da non dimenticare poi le forme di collaborazione bilaterale tra paesi. Germania e Francia stanno per esempio collaborando per incentivare i viaggi per giovani adulti, offrendo 60mila biglietti gratuiti per gli under 27.
Alcune misure nazionali sono invece finalizzate a sostenere le compagnie ferroviarie per servizi specifici, con lo scopo di far diminuire i prezzi per l’utente, come in Belgio, che sussidia i treni di notte con almeno una fermata sul territorio nazionale.
Le iniziative regionali rimangono le più comuni. La regione francese Occitania (Tolosa/Montpellier) ha avviato un programma che permette di viaggiare su treni regionali a un euro ogni primo fine settimana del mese fino all’estate, quando un numero limitato di biglietti sarà disponibile allo stesso prezzo ogni giorno.
Gli sviluppi regionali fanno parte di una lunga tradizione di promozione del servizio pubblico. Secondo l’Agenzia dell'Unione europea per le ferrovie (ERA), simili iniziative regionali hanno reso la popolazione locale più propensa a utilizzare i servizi pubblici, specialmente a livello cittadino.
“Nel 2019 Västtrafik, l'agenzia regionale per i trasporti di Göteborg (Svezia), ha distribuito pass gratuiti di 2 settimane validi per viaggiare su autobus, traghetti e tram. Circa il 20 per cento di coloro che hanno ricevuto i biglietti gratuiti, ovvero 100mila residenti, è diventato un utente regolare del trasporto pubblico”, ha spiegato a Voxeurop un funzionario di ERA. Casi simili si riscontrano nel trasporto pubblico a tariffa zero (FFPT) a Tallinn (Estonia) e Dunkerque (Francia).
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Germania e Spagna, con le loro iniziative nazionali, possono invece fornire degli esempi per capire limiti, possibili sviluppi futuri e necessità di integrare queste politiche con un approccio più ampio. Qui i prezzi fanno parte di una più complessa strategia di incentivazione del trasporto pubblico, riduzione delle emissioni del settore a livello nazionale e continentale, riduzione del traffico su autostrada e promozione del turismo regionale in zone non centrali.
Germania: presto il nuovo programma nazionale dopo il test dell’anno scorso
Il primo programma nazionale per stimolare l’utilizzo di treni nel post pandemia è stato approvato dalla Germania. Per tre mesi, durante l’estate 2022, un biglietto mensile da 9 euro permetteva l’uso di tutti i mezzi pubblici regionali. La promozione faceva anche parte del tentativo del governo tedesco di limitare le conseguenze dell’inflazione.
L'Ufficio federale di statistica tedesco (Destatis) ha pubblicato diversi dati a riguardo, sottolineando già ad agosto che il tragitti nelle aree rurali a giugno e luglio 2022 sono aumentati dell’80 per cento rispetto al 2019. Il numero di tragitti in treno verso aree turistiche urbane è aumentato, ma meno rispetto a quelle rurali: l’aumento è stato del 28 per cento. Nello stesso periodo, però, i viaggi su strada sono tornati ai livelli pre-pandemia, suggerendo che solo una parte marginale della popolazione ha lasciato la macchina, preferendo viaggiare in treno.
I risultati sono in linea con altri studi. Un gruppo di ricercatori di Monaco di Baviera ha condotto una ricerca accademica, attraverso questionari e dati sulla mobilità ottenuti dalle app degli smartphone nel Land tedesco. I risultati suggeriscono che il 48 per cento delle persone ha aumentato l’uso dei trasporti pubblici. Solo il 31 per cento del campione ha però diminuito l’utilizzo dell’automobile: la maggioranza non ha cambiato le abitudini precedenti e il 5 per cento ha perfino aumentato l’uso dei mezzi di trasporto privati. L’82 per cento di coloro che hanno aumentato l’uso dei mezzi pubblici e diminuito il ricorso alla macchina riporta che la motivazione principale è l’introduzione del biglietto da 9 euro.
Dati pubblicati successivamente hanno dimostrato che il numero di viaggi in treno nei tre mesi estivi in Germania è aumentato soprattutto nel fine settimana (+105 per cento), mentre l’aumento è stato più contenuto durante la settimana (+24 per cento). “Dopo la scadenza del biglietto da 9 euro, si è osservato un calo della mobilità ai livelli pre-crisi in tutte le classi di distanza considerate,” ha spiegato Destatis in una nota, confermando l’impatto delle sovvenzioni sull’uso di mezzi pubblici.
Il numero di viaggi in treno tra i 30 e i 100 chilometri è stato mediamente superiore del 43 per cento rispetto al 2019; per le medie distanze (da 100 a 300 chilometri) è stato osservato un aumento del 57 per cento. Treni a lunga percorrenza sono rimasti invece più o meno sui livelli pre-pandemia.
L’operatore Deutsche Bahn è famoso per la tendenza al ritardo dei suoi treni, el’aumento di utenti l’anno scorso ha portato all’estremo le difficoltà esistenti: coincidendo con la stagione turistica, i treni erano spesso talmente pieni che la stampa danese ha suggerito di evitarne l’uso. I maggiori beneficiari sono stati giovani, tedeschi e non, famiglie a basso reddito e pendolari. Ho preso 18 treni regionali in Germania durante l’estate; in 15 occasioni i treni erano in ritardo, spesso anche di oltre un’ora.
Non sono poi mancate altre forme di critiche da parte del partito liberale FDP. Il partito di governo, ora voce dell’industria automobilistica tedesca, ha sottolineato che queste misure di supporto non vanno a beneficio dell’intera popolazione. Secondo gli esperti, sebbene in parte veritiero, l’impatto marginale per parti della popolazione è dovuto a servizi spesso deficitari.
“I treni più economici o gratis sono solo una parte della storia, poiché i governi devono agire e investire per aumentare la disponibilità e l'affidabilità dei treni,” ha detto Victor Thévenet di Transport&Environment, gruppo europeo per la campagna sui trasporti puliti, a VoxEurop.
Maggiori analisi verranno compiute poi nei prossimi mesi. Dal primo maggio, la Germania introdurrà un biglietto mensile per treni regionali a 49 euro al mese.
"Un biglietto a 49 euro potrebbe essere comunque costoso per le famiglie. Le compagnie e i governi devono pensare a politiche di prezzo specifiche per le famiglie”, ha commentato Thévenet.
Spagna: focus sull’alta velocità
A fine agosto 2022 la Spagna ha avviato un programma che prevede biglietti gratuiti per treni a breve e media percorrenza gestiti dall’operatore nazionale Renfe.
I treni sono gratuiti se parte di un carnet di biglietti che richiede un deposito tra i 10 e 20 euro, poi rimborsato nel caso di utilizzo del servizio. Questo vale per due tipologie di treni: i treni locali per pendolari (Cercanías) e i regionali (Media Distancia Convencional). Il governo nazionale ha anche introdotto una riduzione del 50 per cento dei prezzi dei biglietti per l’alta velocità a media distanza (Media Distancia Alta Velocidad).
I programmi dovevano durare solo quattro mesi ma, a ottobre 2022, la ministra delle finanze, María Jesús Montero, ha annunciato 700 milioni di euro di fondi per estenderli all’anno in corso. Questo perché le prime analisi hanno dimostrato un interesse significativo. “Sono stati richiesti 2,2 miliardi di biglietti a corsa multipla, con il 71 per cento dei pass per servizi Cercanías e il 29 per cento dei treni per viaggi in Media Distancia Convencional. Renfe ha anche venduto 55mila biglietti per i treni ad alta velocità regionale,” ha detto un addetto stampa di Renfe a Voxeurop.
I dati sui primi due mesi del programma testimoniano che gli hub ferroviari che sono cresciuti di più non sono quelli più rinomati. Malaga, Asturie e Santander hanno fatto registrare un aumento dei servizi Cercanías di oltre 60 per cento, seguiti da Siviglia, Cadice, Bilbao e San Sebastian (circa 55 per cento). Valencia (38.1 per cento), Barcellona (28.7 per cento) e Madrid (25.7 per cento) chiudono la classifica degli aumenti rispetto allo stesso periodo del 2021.
“La misura sta avendo un impatto molto favorevole, anche se non sono ancora state pubblicate informazioni sulla riduzione del traffico privato. In ogni caso, i biglietti ferroviari gratuiti stanno provocando un trasferimento modale verso questo sistema e i cittadini tornano a considerarlo come un’opzione,” ha commentato Thévenet.
Guardando gli ultimi cinque mesi del 2022, si nota come il numero di passeggeri Cercaniás ha fatto registrare un aumento del 30 per cento rispetto ai livelli del 2021, ma spesso rimanendo sotto il numero di passeggeri nello stesso periodo del 2019.
I treni Media Distancia Convencional hanno invece fatto segnare record di passeggeri, con un aumento fino al 50 per cento in più rispetto ai livelli pre-pandemia. Simile storia per i treni Media Distancia Alta Velocidad.
"L'obiettivo principale del governo è aumentare la rete e i servizi ferroviari ad alta velocità in Spagna e, contemporaneamente, mantenere le principali linee convenzionali, ma non costruirne di nuove", ha commentato a Voxeurop Amparo Moyano, docente presso l'Universidad de Castilla-La Mancha.
I treni non sovvenzionati, quelli ad alta velocità per tratte più lunghe, sono in effetti ritornati a livelli simili a quelli fatti segnare prima dell’emergenza sanitaria.
A questo punto sarà interessante capire gli effetti del programma spagnolo rispetto a quello tedesco: si apriranno nuovi modi di concepire le vacanze in Europa? Gli effetti dovrebbero rimanere limitati nelle aree più periferiche.
"La bassa densità di popolazione in alcune parti della cosiddetta Spagna vuota non consente servizi continui e frequenti, pertanto i treni regionali nelle aree rurali non vengono richiesti con continuità. Servono soprattutto nei fine settimana", ha aggiunto Moyano.
I due esempi: un confronto veloce
L’aumento più risicato in Spagna rispetto alla Germania può essere spiegato attraverso due dati: la diversa mortalità durante la pandemia (1.975 morti su 1 milione di abitanti in Germania; 2.535 morti in Spagna) e il maggiore PIL pro-capite in Europa settentrionale (53.988 dollari in Germania; 30.966 in Spagna). Il primo fattore potrebbe portare a una maggiore reticenza della popolazione nei confronti dei mezzi pubblici, il secondo potrebbe limitare le possibilità della popolazione locale a viaggiare in generale.
D’altra parte il numero di automobili per persona (0,58 in Germania; 0,53 in Spagna) potrebbe limitare, almeno nell’immediato, l’impatto relativo dei programmi tedeschi sulla decisione di usare di più il treno.
Verso fine anno il governo spagnolo valuterà poi le conseguenze ambientali e sociali, per decidere se rendere il programma una politica strutturale. La Germania dovrà fare simili considerazioni.
Probabile in Spagna, come in Germania, che le resistenze locali contro eventuali decisioni di togliere i treni sovvenzionati aumenteranno sempre più col tempo: la popolazione si sta abituando. Questo potrebbe portare a un maggiore uso del servizio pubblico nel lungo periodo, dice Thévenet.

In collaborazione con European Data Journalism Network
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