L’Europa ha il fiato corto

Pubblicato il 19 Ottobre 2022 alle 11:23

La guerra in Ucraina e la sospensione delle forniture di gas dalla Russia hanno fatto lievitare le bollette di gas e luce degli europei da ormai diverse settimane. Questo aumento storico dei prezzi dell'energia ha portato a un'ondata di mobilitazioni in tutta Europa. 

Qualche settimana fa i cittadini britannici sono stati invitati a bruciare le loro bollette in un movimento di protesta nazionale, a cui si sono aggiunti i servizi postali e il settore ferroviario. Il 16 ottobre una manifestazione anti-Nato a Roma è stata l'occasione per alcuni di seguirne l'esempio: in Italia l’aumento dei prezzi, in particolare dell'energia, è stata un tema centrale delle elezioni politiche di settembre.

In Francia il blocco di diverse raffinerie e depositi di carburante del gruppo TotalEnergies si è esteso, dopo che il governo ha ordinato la precettazione degli scioperanti in diversi impianti. Il 18 ottobre poi diversi sindacati francesi hanno indetto uno sciopero generale. Pochi giorni prima, migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro l'aumento dei prezzi e la crisi climatica su iniziativa dell'opposizione.


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