Il 25 luglio, sette settimane dopo le prime rivelazioni dell’ex agente dell’Nsa Edward Snowden, il direttore della cancelleria Ronald Pofalla (che ha il rango di ministro) ha dichiarato davanti a una commissione parlamentare che i servizi segreti tedeschi hanno svolto il loro lavoro rispettando il diritto e la legge.
“La protezione dei dati personali è stata garantita al cento per cento, e [la Germania] non ha fornito milioni di dati ai servizi segreti americani”, ha garantito il ministro davanti ai deputati.
Secondo Der Tagesspiegel è stato lo stesso Pofalla a chiedere di essere ascoltato dalla commissione dopo le accuse del settimanale Der Spiegel e del quotidiano Bild secondo cui il governo tedesco avrebbe collaborato con l’Nsa e sarebbe stato a conoscenza del programma di spionaggio fin dal 2011.
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