Unione bancaria

Nuove regole per il salvataggio delle banche

Pubblicato il 27 Giugno 2013 alle 13:49

La mattina del 27 giugno l’Europa ha compiuto un passo avanti verso l’Unione bancaria. I ministri delle finanze Ue, infatti, hanno trovato un accordo sul modo di addossare le perdite ai creditori della banche fallite, scrive il Financial Times
Ricordando che dal 2008 i contribuenti europei hanno versato circa 1.600 miliardi nelle casse delle banche esposte alla crisi finanziaria, il quotidiano economico spiega che l’accordo procede in direzione di “un’unione bancaria dell’eurozona, che potrebbe portare a una condivisione dei costi dei bailout futuri”. 
L’accordo dovrà essere votato dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore nel 2018, e “costringerà gli azionisti, i titolari dei bond e alcuni correntisti a contribuire ai costi del fallimento della banca”, esentando i singoli, i piccoli imprenditori e i depositi assicurati inferiori a centomila euro. 
Secondo El Periódico la decisione dell’Ecofin 

è fondamentale per rafforzare le solidità del sistema bancario europeo e impedire che gli errori dei banchieri siano pagati nuovamente dai cittadini attraverso iniezioni di fondi pubblici e tagli sociali. 
La direttiva, aggiunge il quotidiano, stabilisce chiaramente l’ordine di contributi in caso di salvataggio di una banca: “in primo luogo pagheranno gli azionisti, poi i detentori di partecipazioni preferenziali e di titoli di debito [chiamati creditori junior, meno assicurati] poi i detentori di obbligazioni e infine i depositi superiori a centomila euro”. Una certa “flessibilità” è concessa agli stati, che potranno decidere di intervenire direttamente ma in modo limitato e con l’autorizzazione preventiva della Commissione europea: 
La Germania e i suoi alleati hanno imposto che il costo della flessibilità sia finanziato da fondi nazionali (pubblici o privati) e che si possa chiedere l’aiuto europeo con la garanzia dello stato soltanto nel caso di un paese in difficoltà, come attualmente è la Spagna. La ricapitalizzazione diretta attraverso il fondo di salvataggio europeo resta una risorsa d’emergenza.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento