Sollievo e preoccupazione in Europa

Da settimane la stampa europea si chiedeva non se ma quando sarebbe arrivato il salvataggio delle banche spagnole. Il 9 giugno Madrid ha finalmente chiesto l'intervento dell'Ue. Ecco le reazioni.

Pubblicato il 11 Giugno 2012 alle 13:32

L’olandese De Volkskrant ironizza sul numero di paesi che hanno bisogno del fondo salva-stati, titolando che “le scialuppe sono ormai alquanto affollate”. Il quotidiano ritiene che i 100 miliardi di euro messi a disposizioneper aiutare le banche spagnole non possono essere messi sullo stesso piano dei bailout precedenti. Oggi, infatti, la posta in gioco è molto più importante:

Cover

Se si potevano far passare gli aiuti alla Grecia, all’Irlanda e al Portogallo come un rimedio a problemi periferici e di minore entità, la richiesta di aiuto da parte di Madrid è tutt’altra cosa. Per la prima volta, infatti, rischia di fallire un grande paese della zona euro. […] L’Europa non reagisce troppo poco e troppo tardi alla crisi, ma in modo generoso e tempestivo. […] Oltre tutto, è positivo che le iniziative intraprese negli ultimi due anni in direzione di una politica economica comune inizino a dare qualche frutto. […] In ogni caso, non è affatto sicuro che l’aiuto alle banche salverà anche la Spagna. Esistono due bombe a orologeria nella zona euro: la prima è la Grecia […], la seconda è l’Italia […]. Sono sempre di più coloro che hanno bisogno di scialuppe di salvataggio, e la tempesta non è ancora finita.

In Francia Les Echos si congratula che “i dispositivi studiati e messi a punto a livello europeo servano ad affrontare un’emergenza di questo tipo” grazie all’intervento di “un dispositivo che non esisteva neppure fino a pochi mesi fa” e che “permetterà di evitare il tracollo generale del sistema finanziario del continente, che sarebbe stato ben più costoso”. Tuttavia, il quotidiano economico non può non interrogarsi su “come le opinioni pubbliche accoglieranno” il piano di salvataggio della Spagna, come del resto i due precedenti: “Quanti cittadini europei sono consapevoli che l’Europa ha mobilitato in un modo o in un altro circa 500 miliardi di euro per soccorrere gli stati in difficoltà?”. Nicolas Barré ritiene per altro che i piani di salvataggio ben presto non riusciranno a porre rimedio all’assenza di un vero progetto per la zona euro:

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Cover

Siamo in amministrazione d’emergenza da tre anni ormai, perché la concezione stessa della zona euro è barcollante. Questi piani costosi che si susseguono potranno essere accettati soltanto se gli europei mostreranno di avere anche un piano per farne una zona vivibile e duratura. In caso contrario, le forze centrifughe avranno la meglio e a quel punto avremo perso, oltre ai soldi, una gran parte della nostra capacità di influire sulle questioni mondiali.

In Germania il più pessimista è il quotidiano berlinese Die Welt, che afferma che il nuovo salvataggio acuisce ancor più i divari tra gli stati europei:

Cover

Sin d’ora è possibile escludere che i cento miliardi di euro indurranno un cambiamento sostanziale nel clima. Sarebbe potuto accadere se si fosse potuto interpretare l’aiuto come un segno della determinazione europea. Ma così non è, anzi è il contrario. Nel caso della Spagna la gestione della crisi acuisce le sperequazioni in Europa. Da un lato c’è un governo in Spagna in bilico tra egoismo e dilettantismo; dall’altro c’è una comunità di paesi che esercitando pressioni più o meno forti non ispira fiducia. Come ci si potrà accordare sulle regole necessarie nell’ambito di un’unione fiscale futura, quando già si fa una fatica enorme a nascondere le divergenze che sorgono nel momento in cui si tratta soltanto di salvare alcune banche tossiche?.

Il portoghese Diário Económico seppellisce le speranze che la richiesta spagnola comporti un ammorbidimento del piano di aiuti al Portogallo:

Cover

la Commissione europea ritiene ‘molto difficile’ che il Portogallo possa beneficiare di una rinegoziazione delle condizioni previste dal bailout. Il governo di Lisbona in effetti ha deciso di non chiedere tale rinegoziazione. Il piano di aiuti destinati al Portogallo si basava su tre pilastri: le finanze pubbliche, la ricapitalizzazione delle banche e le riforme strutturali. In Spagna invece riguardano soltanto il settore finanziario.

Sul Corriere della Sera, l’economista Federico Fubini teme che l’intervento europeo non riesca a rassicurare i mercati, e anzi rischi di ottenere i risultati opposti, dato che il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) che finanzierà gli aiuti alla Spagna dovrà essere rimborsato prima rispetto agli altri creditori. Questi ultimi corrono ormai anche un pericolo più grave: quello di non essere rimborsati affatto. Inoltre, osserva ancora Fubini,

Cover

un prestito dell'Esm alla Spagna in queste condizioni può contribuire a far salire il debito pubblico del Paese al 100% del Pil nei prossimi cinque anni, spaventando ancora di più gli investitori privati. Non c'è banca internazionale che non abbia già fatto proiezioni del genere. [È questo insieme di circostanze che spinge molti, nei governi e nel mercato, a sospettare che] l'intervento per le banche sia solo il primo dei salvataggi necessari per Madrid. L'Italia è ormai il solo Paese in difficoltà a non aver dovuto chiedere un salvataggio. Può continuare a restare tale. Se i tassi iberici si stabilizzeranno dopo la concessione del pacchetto per le banche, anche quelli pagati da Roma possono scendere; nel frattempo, un accordo europeo sul sistema bancario può calmare la situazione. In caso contrario però l'incertezza è altissima e gli occhi sull'Italia si fanno sempre più attenti.

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento