"La società irlandese ha approfittato della congiuntura positiva fino all'ultimo, un segno caratteristico della mania finanziaria": l'Irish Times cita il rapporto sul collasso del settore finanziario irlandese redatto dall'esperto finlandese Patrick Nyberg, pubblicato il 19 aprile. Invitato a esaminare il "caso Irlanda" dal 2003 al gennaio scorso, dopo sei mesi, 140 interviste e una spesa di 1,32 milioni di euro, Nyberg ha raggiunto la conclusione che "la negligenza dei regolatori e del governo, le decisioni sbagliate degli istituti di credito e un 'consenso acritico' su un probabile atterraggio morbido sul mercato immobiliare sono state le cause principali". Ma il rapporto "non individua precisamente nessun responsabile per la crisi del paese", nota il quotidiano di Dublino, secondo cui il documento è "morbido sulle cifre e duro sull'aspetto psicologico". La "sottile conclusione a cui è giunto Nyberg - ovvero che tutti gli irlandesi sono responsabili per il disastro - non soddisferà nessuno", conclude il quotidiano.
Tags
Sostieni il giornalismo europeo indipendente
La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!