Il 21 marzo il presidente di Cipro Nicos Anastasiades presenta il suo piano B per il salvataggio del sistema bancario dell’isola, due giorni dopo la bocciatura del primo progetto da parte del Parlamento.
Le opzioni privilegiate sembrano due: un contributo volontario da parte dei fondi pensione e della previdenza sociale o la tassazione dei depositi bancari su tre livelli, identica a quella appena bocciata ma con valenza provvisoria.
La Banca centrale europea ha avvertito che fermerà il finanziamento d’urgenza delle banche cipriote se non ci sarà un voto in parlamento entro lunedì.
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