L'ex ministro francese Rachida Dati alla sessione inaugurale del Parlamento europeo, 14 luglio 2009 (AFP)

Nel girone della noia

Le lamentele sfuggite all'ex ministro della giustizia francese Rachida Dati, annoiata dal suo nuovo lavoro di europarlamentare, hanno riaperto una vecchia questione: Cos'è che fa esattamente un parlamentare a Strasburgo?

Pubblicato il 18 Dicembre 2009
L'ex ministro francese Rachida Dati alla sessione inaugurale del Parlamento europeo, 14 luglio 2009 (AFP)

"Non ne posso più. Non ne posso più!" Lo sfogo dell'eurodeputata francese Rachida Dati, raccolto dal microfono dell'emittente M6, ha causato un piccolo scandalo e ha riaperto il dibattito sull'inoperosità dei parlamentari di Strasburgo, condannati a sorbirsi interminabili discussioni su questioni tecniche di cui spesso ignorano l'argomento.

"In parte posso capire lo sfogo della collega" spiega a Repubblica l'eurodeputato Mario Mauro. "La politica è al cinquanta per cento fare e al cinquanta per cento comunicare. E il lavoro che si svolge qui è oscuro. Senza contare che anche i luoghi possono essere frustranti, soprattutto per chi ha velleità mondane: Strasburgo e Bruxelles non hanno certo la "movida" che a Roma o a Parigi circonda il mondo della politica".

"Ma la noia, osservano molti, è anche e soprattutto una conseguenza del progressivo addormentamento delle politiche europee. Ai tempi del dibattito sulla Costituzione, per esempio, nessuno si annoiava. Ora la Commissione Barroso e una serie di governi preoccupati solo di mantenere lo status quo, hanno progressivamente tolto ogni stimolo di innovazione alle politiche comunitarie", commenta Andrea Bonanni.

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