Durante la sua visita a Stoccolma del 4 agosto, la prima di un presidente americano in carica in Svezia, Barack Obama ha stravolto il suo programma iniziale incentrato sul clima e le nuove tecnologie per discutere essenzialmente della Siria alla vigilia del G20 di San Pietroburgo.
In una dichiarazione a margine di una cena ufficiale, Obama e i capi di stato e di governo dei paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) hanno affermato che la comunità internazionale deve prendersi le sue responsabilità davanti alla situazione in Siria. Secondo Svenska Dagbladet
la visita di Obama a Stoccolma è stata più rivolta al mondo che al paese ospite. Ha cambiato parere sulla Siria e ora sostiene che agire è un imperativo morale.
Il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt ha ripetuto che il sostegno dell’Onu è necessario per un intervento in Siria.
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