Più indispensabile che mai

Dopo la vittoria alle elezioni Angela Merkel deve ancora decidere con chi formare un’alleanza. Ma il ruolo di primo piano della Germania in Europa ha radici strutturali e non dipende dalle scelte politiche.

Pubblicato il 23 Settembre 2013 alle 15:53

I tedeschi hanno votato. I loro partner europei, che hanno atteso con il nervosismo di un inglese che guarda i rigori al termine di una finale di calcio, possono finalmente respirare: l'elezione è finita, anche se la fase più interessante, quella della formazione di un nuovo governo a Berlino, deve ancora iniziare.

Le tensioni derivanti dal dubbio su chi terrà adesso le redini della politica nel cuore dell'Europa non sono ingiustificate. Sono il frutto degli avvenimenti e delle esperienze di quattro anni segnati dalla crisi dei debiti pubblici europei, dalle preoccupazioni sulla sopravvivenza dell'unione monetaria e dal dibattito sui mezzi da adottare per assicurare la stabilità dell'euro. In tutti questi settori la Germania ha svolto un ruolo chiave. Un ruolo che molti potrebbero definire "decisivo" e "dominante".

Questo articolo è stato ritirato su richiesta del titolare del copyright.

Dopo il voto

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Riforme, ma con chi?

“Angela Merkel deve uscire dalla difensiva”, commenta Die Welt all’indomani delle legislative del 22 settembre. Secondo il quotidiano tedesco

dopo questo trionfo elettorale la cancelliera non ha più niente da perdere. Dovrebbe utilizzare i prossimi anni al potere per occuparsi delle riforme in Europa e nel suo paese. Merkel piace ai tedeschi perché si mostra discreta e sembra svolgere il suo lavoro senza narcisismo e senza infastidire i suoi concittadini. Ma sarà sufficiente?

“Angie” è sicuramente nella posizione per formare un governo, “ma chi vorrà far parte di una coalizione con lei?”, si domanda Stern ricordando che la cancelliera ha l’abitudine di annientare i suoi alleati:

dopo la grande coalizione del 2009 i socialdemocratici [Spd] sono crollati; nel 2013 l’alleanza è costata ai liberali (Fdp) l’ingresso in parlamento. Sarebbe dunque molto difficile per l’Spd convincere i suoi militanti della necessità di una nuova grande coalizione. In ogni caso questa resta la soluzione più probabile, considerata la maggioranza rosso-verde al Bundesrat (la camera alta).

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento