Il 1 gennaio 2023, la Croazia è entrata nell'area Schengen e ha abbandonato ufficialmente la kuna – la valuta in circolazione dal 1994 – per l'euro. Completa così il processo cominciato con l'adesione all'Unione europea il 9 dicembre 2011. La Croazia diventa così il ventesimo paese ad aderire alla moneta unica e il ventisettesimo stato europeo dell'area di libera circolazione.
Sebbene l’ingresso nella moneta unica europea non sia una novità – l'euro era già ampiamente utilizzato nel paese – la fine dei controlli alle frontiere con gli altri stati della zona di libera circolazione europea dovrebbe facilitare i viaggi, una manna per un paese in cui il turismo è una delle industrie principali, oltre che un succoso mercato.
Ma non tutti sono felici per la notizia, e alcuni croati sono già preoccupati per un possibile aumento dei prezzi a causa del cambio di valuta. Diverse ong denunciano peraltro la politica migratoria molto repressiva applicata dalla Croazia al confine con la Bosnia, e il lassismo europeo su questo tema. Se Bulgaria e Romania si sono viste rifiutare l’ingresso nell'area Schengen durante la riunione dei ministri europei dell’interno dell'8 dicembre scorso, è stato, tra l'altro, a causa della loro politica migratoria, giudicata insufficiente.
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