Dopo l’attacco a Charlie Hebdo

“E’ tutto perdonato”

Pubblicato il 14 Gennaio 2015 alle 12:38

Cover

Una settimana dopo che un gruppo di jihadisti ha ucciso dieci membri della redazione, fra i quali cinque disegnatori, e altre sette persone, il settimanale satirico Charlie Hebdo è di nuovo in edicola. La copertina rappresenta Maometto che tiene un cartello di solidarietà “Io sono Charlie”. I superstiti della strage del 7 gennaio sono ospitati dal quotidiano Libération e usano materiale prestato dal gruppo Le Monde. Sono stampate cinque milioni di copie, contro le solite 60mila. Il giornale è anche stato tradotto in cinque lingue.
Nel suo editoriale, il giornale ringrazia i milioni di persone che si sono dichiarate “Charlie” nei giorni scorsi, aggiungendo che rifiuta l’insinuazione secondo la quale, provocando i musulmani, si è messo nei guai. E aggiunge che

in una settimana questo giornale ateo ha fatto più miracoli di tutti i santi e i profeti messi insieme. Quello del quale siamo più orgogliosi è che state tenendo in mano il giornale che abbiamo sempre fatto, insieme a quelli che lo hanno sempre fatto.
Nel frattempo, Al Qaeda nello Yemen ha rivendicato l’attacco del 7 gennaio.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Unisciti a noi!

Sullo stesso argomento