Sognando la Svezia

L'età pensionabile sta diventando uno dei principali argomenti di discussione in Europa. Sessantacinque anni, il limite attuale nella maggior parte dei paesi, fra cui la Germania, l'Irlanda e la Spagna, è la soglia fatidica evocata un po' ovunque, in particolare nei paesi dove l'età per andare in pensione è molto bassa, come in Francia. Si parla anzi di portarla a 67 anni.

Questa cifra spinge gli europei a scendere in piazza, non per ottenere o per difendere il diritto alla pensione, ma per il diritto alla vita. Il ragionamento è abbastanza semplice: per molti di loro, in particolare nell'Europa dell'est, questa età si avvicina alla speranza di vita media nel loro paese. Difficile poter accettare la pensione a 67 quando la speranza di vita è intorno ai 68 anni. I progetti di riforme che suscitano emozione e provocano scioperi a Bucarest, Lisbona o Atene, fanno sorridere gli svedesi. "Abbiamo lavorato alla nostra riforma delle pensioni per otto anni, fra il 1990 e il 1998", spiega Ole Settergren, direttore dell'Ufficio svedese delle pensioni. "E in precedenza ci siamo assicurati che fosse sostenuta da tutti i partiti. La riforma non è stata certo accolta con gioia, ma alla fine è stata accettata".

Come succede spesso quando le cose vanno male, che si tratti della crisi bancaria dei subprimes o delle riforme del sistema di prestazioni sociali, gli occhi dell'Ue sono rivolti verso quello che viene chiamato "il modello perfetto di stato sociale", la Svezia. Come gli altri paesi nordici, la Svezia ha la reputazione di essere un paese dove "si vive bene". "Tutti vorremmo essere svedesi", ha scritto un giornalista romeno.

Nonostante la sua lunga gestazione, il sistema pensionistico svedese è semplice e logico: l'età pensionabile è 61 anni e la pensione è "su misura". Chi va in pensione a questa età avrà una pensione più bassa di chi ci va più tardi, e chi si rende conto di avere un reddito insufficiente può riprendere a lavorare. L'ammontare della pensione è stabilito in funzione degli stipendi ricevuti lungo tutto l'arco della vita professionale, indicizzato sullo stipendio medio, calcolo fatto in funzione della speranza di vita attuale. Diversi governi europei sono già andati a Stoccolma per trovare ispirazione. Ma esiste una sorta di "paradosso del modello svedese": tutti lo invidiano, ma nessuno riesce veramente ad adottarlo. (adr)

Iulia Badea-Guéritée