Rassegna Climatica

Dietro le proteste degli agricoltori: emozioni, politica e… il futuro dell’alimentazione in Europa

Ogni mese, in collaborazione con Display Europe, diamo uno sguardo alla copertura mediatica europea dell'ambiente e del clima. Dopo le proteste degli agricoltori che hanno toccato tutta l’Europa, poniamo una domanda difficile: come possiamo dare un senso all'iniqua distribuzione del potere nei sistemi alimentari?

Pubblicato il 14 Marzo 2024 alle 10:34

Secondo alcuni osservatori, una delle ragioni  dell’appoggio che viene dato alle proteste degli agricoltori è che i cittadini tendono ad essere più toccati dalla questione perché si tratta di quello che mangiano, come se il nostro comportamento nei confronti del cibo fosse in qualche modo separato dalla nostra volontà di rinunciare ai combustibili fossili per riscaldare le nostre case. Non sono d'accordo con questa visione, che trovo piuttosto borghese.

Ho partecipato a un viaggio di ricerca nei Paesi Bassi organizzato da Clean Energy Wire, per approfondire questo tema. Non è un caso che i leader e i partiti populisti siano (di nuovo) in crescita in molti paesi europei. Nei Paesi Bassi, il politico di estrema destra Geert Wilders potrebbe diventare il prossimo primo ministro, con il BBB (Farmer-Citizen Movement, Movimento Civico-Contadino, con orientazione a destra, ndr) come potenziale partner di coalizione. A complicare le cose, gran parte del sostegno all'agricoltura è fissato dalla Politica agricola comune dell'Ue (PAC), e l'accusa rivolta a Bruxelles di danneggiare gli interessi degli agricoltori è comune in molti stati membri.

Il quotidiano tedesco tageszeitung ha seguito da vicino la questione. L'esperto di estremismo di destra Andreas Speit scrive che, mentre i politici e i media amano definire “terroriste” le proteste per il clima, sono più indulgenti con quelledegli agricoltori, “anche se queste dovrebbero essere considerate come ‘estremismo di centro"". Secondo Speit, le marce dei trattori in tutta Europa degli ultimi due mesi "riguardano una battaglia per la distribuzione dei diritti". "Oggi, le  reazioni politiche e dei diversi paesi sono inversamente proporzionali alla pericolosità di un movimento di protesta", commenta Jonas Schaible su Der Speigel. Le proteste degli agricoltori più aggressive sono accolte con "maggiore indulgenza", secondo gli attivisti di Fridays for Future.

Sofia Sánchez Manzanaro nota su Euractiv il cambiamento di opinione dell'attuale presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che si prepara a lanciare la sua campagna elettorale per un secondo mandato. "Senza sorpresa, Von der Leyen è stata incoronata come candidata principale per le elezioni del Parlamento europeo dal Partito Popolare europeo (Ppe) di centro-destra durante un congresso tenutos a Bucarest", afferma Sanchez Manzanaro. La Danimarca è stata più ambiziosa in questo senso, con una proposta di tassa sul clima per l'agricoltura che ha riportato gliestremi nella politica nazionale. Sur Information, Lars Trier Mogensen la mette così: "La minaccia di una rivolta contadina fa pressione sui borghesi, ma è un ricatto vecchio stile".


Sempre sul clima

Gary Fuller su The Guardian esamina i dati sull'inquinamento atmosferico che hanno fatto notizia nelle ultime settimane, a seguito di un dibattito sulla città italiana di Milano "tutto sbagliato" secondo Valigia Blu. Secondo i dati dell'Agenzia europea per l'ambiente, circa 253.000 morti per inquinamento atmosferico potrebbero essere evitate ogni anno se i paesi dell'Ue a -27 rispettassero le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in materia di inquinamento atmosferico. E più di 400.000 morti potrebbero essere evitate se si riuscisse a bloccare completamente l'inquinamento atmosferico da particolato.


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Proprio mentre il Parlamento europeo è diventato il primo organismo internazionale a criminalizzare la distruzione di ecosistemi su larga scala, introducendo pene fino a 10 anni per gli amministratori delegati, gli autori di Disclose Pierre Leibovici, Xavier Deleu, Marianne Kerfriden, Pierre Leibovici, Sílvia Lisboa e Maurício Brum mostrano come il gigante dell'arredamento Ikea sfugga alle sue responsabilità. In Brasile, l'azienda ha lavorato con Artemobili, accusata di molteplici reati ambientali tra il 2018 e il 2022.

Forse è giunto il momento che la Commissione europea adotti un approccio diversificato per progettare politiche di transizione ecologica che siano economicamente realistiche, ecologicamente desiderabili e socialmente giuste. Su L'Echo, circa 200 economisti chiedono "una profonda trasformazione" per vedere il futuro immaginato cinque anni fa con il Green Deal diventare finalmente realtà.

Infine, torniamo al punto di partenza con One World: mentre Esmée Koeleman ci incoraggia tutti mostrando che gli attivisti per il clima possono raggiungere un consenso sufficiente per un cambiamento sociale se accompagnati da una battaglia legale e politica , Marthe van Bronkhorst 9 consigli per rendere i Paesi Bassi il miglior allievo nella classe climatica.

Sullo stesso tema, Angelo Romano, sempre su Valigia Blu, commenta la condanna del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite nei confronti dei governi che reprimono gli attivisti per il clima. Romano sottolinea il ruolo critico degli attivisti per il clima nel guidare la consapevolezza e l'azione sul cambiamento climatico e critica i governi per aver dato priorità agli interessi economici rispetto alla protezione dell'ambiente e ai diritti umani; Romano conclude sottolineando la necessità di una solidarietà internazionale e di sforzi concertati per salvaguardare gli attivisti e far progredire la giustizia climatica a livello globale.

In collaborazione con Display Europe, cofinanziato dall'Unione europea. I punti di vista e le opinioni espressi sono esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Ue o della Direzione Generale per le Reti di Comunicazione, i Contenuti e la Tecnologia. Né l'Unione europea né l'autorità che ha concesso il finanziamento possono essere ritenute responsabili.
ECF, Display Europe, European Union

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